Domenica
13 maggio a Grottaferrata si è tenuta la manifestazione contro il progetto del
nuovo depuratore da realizzare a Valle Marciana. L’iniziativa è stata indetta
dall’associazione “U Lengheru Neru”, la redazione grottaferratese de “Il
Piccolo Segno”, la sezione Castelli Romani di “Italia Nostra”. L’obiettivo era
duplice:
1. informare
i cittadini di Grottaferrata del progetto di realizzazione di un ulteriore
megadepuratore per 40.000 abitanti che va ad aggiungersi a quello già esistente
che già ne serve 30.000;
2. esercitare
una pressione politica verso l’attuale Amministrazione di centro-sinistra
guidata da Gabriele Mori affinché si rendesse disponibile ad aprire un tavolo
di confronto sul progetto con le associazioni e i cittadini.
Il
primo obiettivo possiamo dire che è stato raggiunto. Per la prima volta i
cittadini sono venuti a conoscenza di un problema che li interessa
direttamente, che ha una enorme portata ambientale e del quale fino ad oggi
nessuno si era preso la briga di aprire un pubblico confronto.
Il
secondo obiettivo ha anch’esso ottenuto un qualche effetto. Il giorno dopo la
manifestazione il Sindaco ha convocato le associazioni promotrici. Bisognerà verificarne
le reali intenzioni, ma indubbiamente è una positiva novità.
Un
paio di riflessioni su altrettanti aspetti di questa vicenda.
Primo:
l’attuale Amministrazione comunale è direttamente responsabile di atti
amministrativi finalizzati alla realizzazione di un depuratore (che a
Grottaferrata non serve perché già ne ha uno) grande quanto un campo di calcio
che si sostanzia come un vero e proprio disastro ambientale e paesaggistico.
Questo
è un punto cruciale, una grave responsabilità politica che l’attuale
Amministrazione di Grottaferrata porta intera sulle spalle. Su questo concetto
si deve essere molto chiari perché qualcuno prova a deviare dalle
responsabilità. Domenica ci ha provato l’assessore Castricini di Rifondazione Democristiana, ma anche il
sindaco Mori non è da meno.
Si
dice: “l’attuale amministrazione non poteva rifiutarsi di portare avanti il
progetto perché ormai era stato deciso a livello regionale e i giochi in buona
sostanza erano già fatti”.
Per
essere chiari: un procedimento amministrativo finché non conclude il suo
iter di approvazioni è sempre modificabile. Qualora l’Amministrazione di
Grottaferrata o il Consiglio Comunale avessero eccepito dubbi e proposto
modifiche al progetto o avessero voluto rigettarlo del tutto, nessuno poteva
impedirlo. Invece l’attuale Amministrazione si è data da fare portando in
Consiglio Comunale l’approvazione del progetto preliminare, approvazione che
è avvenuta senza il documento di V.I.A. pervenuto dalla Regione solo sei mesi
più tardi. Occorre inoltre sottolineare che lo studio di impatto
ambientale, citato dal documento del V.I.A., mostra notevoli carenze in merito
al rispetto della normativa paesaggistica vigente (PTP, PTPR) che stabilisce,
per l’area prescelta per il nuovo depuratore, vincoli importanti che non sono
stati rispettati dal progetto. Con la delibera di approvazione del progetto
preliminare, infine, si è approvata la
contestuale Variante Urbanistica di PRG; variante che ha trasformato un’area da
area agricola vincolata ad area industriale; un vero e proprio capolavoro.
Complimenti!
Secondo:
questi provvedimenti sono stati assunti in assenza di qualsiasi forma di
partecipazione da parte di associazioni e cittadini di Grottaferrata che sono
in prima persona interessati dall’opera. Tale comportamento è di una gravità
ancora maggiore in considerazione del fatto che l’amministrazione comunale si è
sempre riempita la bocca con parole come “partecipazione” e “trasparenza” ma a
questo non ha mai fatto seguire i fatti. Ha preferito fare le cose in
“sordina”, alla “chetichella” per evitare le responsabilità del confronto. È il
modus operandi della politica di “palazzo”; uno dei motivi per i quali la
politica è invisa ai cittadini.
Si
dovrà ora passare all’approvazione del Progetto esecutivo. Ci auguriamo che
questa volta Amministratori e Consiglieri dimostrino maggiore accortezza.
Associazione “U Lengheru
Neru” Il Piccolo Segno
Italia Nostra Castelli Romani
Italia Nostra Castelli Romani
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